REGOLAMENTO DEI VOLONTARI DELLE G.G.E.V. DI REGGIO EMILIA

Questo regolamento è finalizzato ad integrare il regolamento della Questura di Reggio Emilia del 2003, che è stato fatto per i soci GGEV, Guardie con decreto ed inoltre stabilisce le norme di comportamento per i soci che sono ancora senza decreto. Clicca QUI per scaricare il Regolamento in formato PDF

SOMMARIO:

 

TITOLO I - SOCI E DOVERI DEI SOCI
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ART. 1 I SOCI

I Soci del Raggruppamento, a norma di Statuto, sono di due tipi: soci con decreto o GGEV e soci senza decreto.


ART. 2 FINI DELL'ATTIVITA' DI VOLONTARIATO Tutti i soci senza decreto o con decreto (GGEV) hanno il compito di promuovere e diffondere l’informazione in materia ambientale e di concorrere ai compiti di protezione dell’ambiente, attraverso l’attività coordinata dal Raggruppamento, così come è previsto all’art.3 LR 23\89 e successive direttive.

ART. 3 AMMISSIONE A SOCIO e CRITERI DI AMMISSIBILITA'. Chiunque può entrare a far parte dell’associazione purché ne condivida i fini, ne sottoscriva lo Statuto ed i Regolamenti e possieda i requisiti per diventare Guardia. ADESIONE La G.G.E.V., in regola con la nomina ,ai sensi della L.R. n° 23 del 3\07\89 , o l’allievo GGEV o il cittadino italiano che intende aderire al Raggruppamento delle Guardie Giurate Ecologiche Volontarie (GGEV) della Provincia di Reggio E. , in conformità a quanto previsto dalla stessa L.R. 23\89, deve presentare domanda di adesione al Consiglio Direttivo del Raggruppamento secondo l’apposito modulo. Il Direttivo valuterà l’ammissione a socio dopo sei mesi di attività continuativa, così come prevede lo Statuto. La risposta verrà comunicata al richiedente . I soci senza decreto sono obbligati a frequentare il corso di Formazione in atto o il primo utile, pena la decadenza della qualifica di socio.

ART.4 GRATUITA’ L’espletamento del servizio di socio non costituisce rapporto di impiego pubblico, né di lavoro dipendente di qualsiasi natura. Le prestazioni devono intendersi libere , spontanee, gratuite, del tutto disinteressate, sempre nel rispetto dell’art.6 del vigente statuto..

ART. 5. QUOTA ASSOCIATIVA Gli associati sono tenuti a pagare la quota associativa annuale, deliberata dall’Assemblea, entro il 28 febbraio di ogni anno, pena la perdita del requisito di socio del Raggruppamento delle GGEV della Provincia di RE. Solo chi è in regola con la quota associativa ha diritto di intervento e di voto nelle Assemblee.

ART. 6 RILASCIO E RINNOVO DECRETO La GGEV o il socio che ha superato l’esame deve comunicare alla segreteria del Raggruppamento l’intenzione di chiedere il rilascio o rinnovare il decreto e produrre la documentazione prevista almeno tre mesi prima della scadenza consegnandola alla Segreteria nei tempi previsti. La Presidenza inoltrerà la richiesta di rinnovo, previa la verifica dei requisiti, al Presidente della Provincia.

ART.7 RISPETTO DELLE NORME Il socio aderente al Raggruppamento è obbligato a rispettare lo Statuto ed i Regolamenti, e ad agire in conformità agli stessi ed alle delibere dell’Associazione. Il socio è obbligato al rispetto delle Leggi dello Stato, della Regione, alle disposizioni degli Enti Pubblici preposti per legge alla sua attività. Non deve esprimere o divulgare opinioni con parole o fatti contrastanti con quanto stabilito dalle leggi per le quali è chiamato ad operare.

ART. 8 INIZIATIVE Il socio, prima di intraprendere iniziative personali a nome del Raggruppamento, deve richiederne apposita autorizzazione al Presidente e/al Consiglio Direttivo per iscritto. Non può, in nessun caso, utilizzare la qualifica di GGEV o di socio per scopi personali. Deve mantenere un comportamento irreprensibile in pubblico , evitando in servizio discussioni o polemiche.Nei rapporti tra i colleghi deve tenere un comportamento corretto e solidale.

ART. 9 PARTECIPAZIONE e DELEGHE Il socio dovrà garantire la propria disponibilità ad attuare i programmi di servizio concordati con gli Enti convenzionati. E’ possibile sostituire parte dei servizi con altri necessari per l’organizzazione del Raggruppamento o per iniziative e progetti definiti dal Raggruppamento. La valutazione e la sostituzione di tali servizi è competenza del Presidente. L’assegnazione delle deleghe è una delle competenze riconosciute del Presidente. La delega, dopo un periodo di prova di tre mesi, dovrà essere rinnovata o confermata con tacito assenso. Le deleghe potranno essere revocate dal Presidente od in subordine, dal Vicepresidente, dopo aver sentito il parere del Direttivo.

ART. 10 SOSPENSIVA TEMPORANEA Il socio che si trovi nell’impossibilità di effettuare le previste attività a causa di comprovati impedimenti personali, ne deve dare pronta comunicazione al Raggruppamento, facendo dichiarazione scritta di sospensiva . Dovrà tuttavia procedere alle pratiche usuali di rinnovo del Decreto. La sospensiva, da chiedersi anticipatamente, ha una durata massima di 6 – (sei)- mesi; è rinnovabile per gravi motivi consecutivamente per un massimo di altre due volte, ( totale 18 mesi consecutivi) salvo rientro anticipato. Ulteriori periodi di sospensiva, per gravi motivi personali, verranno valutati dal Direttivo. Dopo il periodo di sospensiva il socio GGEV deve ri-aggiornarsi per un periodo adeguato, affiancando GGEV esperte per riacquistare la perizia necessaria.

ART.11 IMPEDIMENTI Ogni impedimento all’espletamento di un servizio già programmato deve essere tempestivamente comunicato dal socio al Presidente o delegato ed anche al collega previsto per il servizio

ART. 12 PROGRAMMAZIONE MENSILE Il socio è tenuto a partecipare alle riunioni mensili di programmazione. Nel caso di impedimenti a partecipare alla riunione mensile è tenuto ad informarsi sul programma concordato e ad aderire alle attività preventivate. Il socio GGEV opera su ordini di servizio programmati e depositati in segreteria , predisposti nella riunione mensile di programmazione a seconda di quanto stabilito dal Consiglio Direttivo e dal Presidente e nell’ambito dei programmi deliberati ogni anno dall’Assemblea e dalla Provincia o da altri Enti convenzionati. La programmazione dell’attività va fatta seguendo i criteri di competenza, economicità e collaborazione, organizzando i servizi per Convenzioni e/o per zone. Le zone non sono gruppi autonomi bensì parte integrante del Raggruppamento delle GGEV: sono formate da soci dislocati sul territorio per facilitare il loro lavoro, e seguono gli indirizzi dati dal Direttivo e dal Presidente del Raggruppamento. Nel caso di interventi non programmati o di carattere urgente, questi devono essere concordati con il Presidente . Nel caso di emergenze ambientali o di qualsiasi altra natura, il socio interviene comunque, secondo le modalità di legge e nei limiti della propria preparazione e disponibilità, avvertendo sempre il Presidente.

ART. 13 RESOCONTI MENSILI Il socio o la GGEV compila con accuratezza al termine di ogni giornata di attività i moduli di servizio mensile e li consegna, entro la metà del mese successivo al Raggruppamento. Vista la complessità dei conteggi e delle rendicontazioni dei servizi per la segreteria, in caso di ritardi ripetuti sarà facoltà del Direttivo riconoscere o no i servizi svolti ed ammettere ai rimborsi le relative spese chilometriche sostenute. Nella rendicontazione giornaliera nello spazio: “specifica itinerario e tipo di servizio”, deve essere scrittoil riferimento adun eventuale verbale e deve corrispondere con coerenza l’attività svolta Possibilmente (se il verbale è redatto immediatamente) il numero del verbale e la data di emissione.

ART. 14 RESPONSABILITA’- INFORTUNI Il socio all’atto di adesione al Raggruppamento esenta per iscritto l’associazione ed i suoi Organi da qualsiasi responsabilità per danni a persone o cose che dovesse arrecare per dolo o negligenza nell’esercizio delle proprie funzioni o nell’espletamento di incarichi assegnati. Per quanto riguarda la responsabilità civile verso terzi, per i danni causati dal socio nello svolgimento delle mansioni e per gli infortuni cui il socio può essere esposto durante il proprio servizio, l’Associazione garantisce la tutela legale ed assicurativa come previsto dalle norme vigenti.

ART.15 TUTELA DELLA PRIVACY E RISERBO Nell’espletamento del servizio il socio è tenuto al rispetto della privacy sia dei cittadini che dei colleghi , che di altre persone con cui abbia a che fare per motivi di servizio. Il socio ha diritto alla tutela dei propri dati personali e di servizio, che sono depositati presso la propria Associazione e gli Enti convenzionati , in particolare presso la Provincia. Documenti, verbali, verbali di riunioni potranno essere consultati ma non trascritti o fotocopiati per nessun motivo, fatto salvo l’eventuale assenso scritto e motivato del Presidente. ( v.Trasparenza) RISERBO: La GGEV è tenuta a mantenere il massimo riserbo su fatti, luoghi e persone oggetto di segnalazioni, sanzioni amministrative o denunce penali.

ART. 16 TRASPARENZA Nell'ufficio del Raggruppamento e sotto la responsabilità del Presidente sono tenuti, in perfetto ordine, i seguenti registri:

1) registro dei soci

2) registro dei verbali delle Assemblee

3) registro dei verbali del Consiglio Direttivo

4) Registro della posta in arrivo e in partenza

5) Registro dei decreti

6) Registro dei bilanci

7) Registro di protocollo dei processi verbali

8) registro di protocollo dei rapporti

9) registro di carico e scarico del materiale.

I registri sono composti in modo da non poter essere manomessi o contraffatti. Nell'ufficio vengono inoltre conservati i fogli di servizio, le leggi e i regolamenti relativi alle materia di competenza nonché copia dei processi verbali e dei rapporti. Tutti i registri sono disponibili per la consultazione dei soci, fatto salvi i diritti di privacy del singolo socio, compatibilmente con gli impegni della Segreteria. E’ vietata qualsiasi copia o trascrizione degli atti consultati.

TITOLO II - ATTIVITA'
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ART.17 TERRITORIO Il socio svolge la propria attività esclusivamente nel territorio della Provincia di Reggio E. Missioni extra- provinciali sono ammesse quando sono richieste od autorizzate dagli Enti preposti per legge al coordinamento delle attività dell’Associazione.( es Prefettura, Protezione .Civile) Pertanto si rende obbligatorio segnalarle al Presidente in modo tempestivo prima del servizio stesso, ed inserirle nel programma mensile.

ART.18 MODALITA’ DI ATTIVITA’ Ogni attività del socio deve essere programmata o concordata. Il socio senza decreto svolge il servizio programmato o concordato operando con GGEV, fatto salvo attività di educazione ambientale, di vivaio e tutti quei servizi che non comportano lo status di Guardia Giurata . Il socio senza decreto deve astenersi da attività pericolose. In situazioni di pericolo sarà la GGEV a valutare se chiedere l’intervento di altri corpi di vigilanza armata o degli Organi di P.G. o di P.S.. L’attività ed i servizi svolti dal socio non possono coincidere con attività di natura diversa da quelle svolte dal Raggruppamento. Il socio deve operare con prudenza , diligenza e perizia attenendosi alle consegne di servizio, svolgendo le attività in completa collaborazione con i colleghi e le colleghe , nella consapevolezza della delicatezza e della peculiarità delle proprie mansioni ed avendo presente il fatto di esercitare un servizio di pubblica utilità. Le GGEV che hanno appena ottenuto il decreto, quando sono impegnate in attività di vigilanza, per il periodo di un anno saranno affiancate da GGEV esperte, compatibilmente con i turni di servizio.. Il socio non svolge il servizio armato, anche se in possesso di regolare porto d’ armi.

ART.19 LEGGI (v.art.n°24) Tutti i soci svolgono il servizio secondo lo spirito e la lettera delle leggi e dei regolamenti posti a salvaguardia dell’ambiente, ma solo la GGEV può fare accertamenti e limitatamente alle disposizioni legislative vigenti contenute nel decreto di nomina e nelle convenzioni in essere tra il Raggruppamento e gli Enti preposti.. (così come prevede la L.R.23\89)

TITOLO III - RAPPORTI CON I CITTADINI
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ART.20 SERVIZIO La GGEV deve svolgere il servizio in divisa. In occasione di accertamento o di contestazione di infrazione alle norme vigenti , è obbligato a qualificarsi mostrando il proprio tesserino di riconoscimento rilasciato dalla Provincia (pass) e, se richiesta, esibisce il Decreto e le modalità di servizio. La GGEV deve tenere verso i cittadini un comportamento non conflittuale né arrogante, cioè deve essere fermo e cortese , tenendo presenti al contempo le finalità educative e sanzionatorie del volontariato GGEV, deve ispirare fiducia e collaborazione, essere sempre professionale e non deve esprimere commenti od opinioni personali. La coppia in servizio è responsabile collegialmente dell’operato, quindi deve operare in armonia, non deve manifestare contraddittori in pubblico. Il socio in servizio, in divisa, deve avere un comportamento che non pregiudichi il prestigio e l’onore dell’ Associazione e che sia sempre confacente con il decoro dell’uniforme. Il socio in servizio programmato, in divisa, non può esercitare altre attività estranee all’attività programmata, quali ad esempio l’attività venatoria, la raccolta funghi ecc. I servizi di supporto alla Polizia Municipale devono essere espletati secondo le modalità e le consegne previste per quel servizio. Ad esempio i volontari devono stare nei punti indicati dalla Polizia Municipale o da altre Forze dell’Ordine per informare i cittadini sul rispetto delle Ordinanze. Se le Forze dell’Ordine chiedono al volontario di far rispettare il Codice della strada, i volontari possono fare il servizio usando gli ausili indicati loro dalle medesime Forze .

ART 21 LA CONTESTAZIONE DI ILLECITI I rapporti di segnalazione , devono essere redatti sugli appositi moduli con carta intestata del Raggruppamento e dovranno essere tempestivamente consegnati in segreteria dove devono essere registrati nell’ apposito registro delle segnalazioni, che verrà custodito dal Responsabile, che ne curerà la trasmissione agli Enti competenti. Ogni segnalazione o verbale devono essere redatti in forma corretta, e se il caso lo richiede, corredati da foto. Verbalizzazione. Nel caso la GGEV, nei limiti e con i poteri del Decreto di nomina e delle Convenzioni in essere, accerti la violazione alle disposizioni in materia ambientale, nei modi prescritti dalle leggi e dai regolamenti, deve contestare e redigere il relativo verbale , dopo aver imparzialmente accertato i fatti, per consentire alle autorità preposte una corretta interpretazione degli stessi. Il verbale deve essere consegnato in Segreteria insieme al relativo rapporto scritto. La GGEV è obbligata a scrivere il numero del verbale redatto nello spazio del resoconto dell’attività giornaliera del resoconto mensile definito “specifica itinerari e tipo di servizio”e il tipo di servizio deve corrispondere al verbale fatto Alla GGEV è vietato occuparsi , anche oralmente della redazione di esposti o ricorsi inerenti ad argomenti che interessano il servizio. Nel caso che la GGEV durante il servizio accerti violazioni di natura penale , deve farne rapporto senza ritardo all’Autorità Giudiziaria ai sensi dell’art.2 del CPP, salvo che si tratti di reato punibile a querela dell’offeso. Copia degli atti deve essere consegnata al Raggruppamento.

ART.22. ABBIGLIAMENTO Il socio durante tutti i servizi è obbligato ad indossare la divisa identificativa così come è stata approvata dal Prefetto di Reggio E. in data 11/04/ 2003, previo parere favorevole del Comando Militare, salvo eventuali successive variazioni deliberate dal Direttivo ed approvate. La GGEV inoltre deve indossare l’apposito bracciale deliberato dalla Regione E.R o l’analogo fregio, essere munito del proprio tesserino identificativo, del decreto, della delibera di nomina e delle modalità di servizio . La divisa è costituita da :

 Pantaloni, giacca a maniche lunghe, (gonna) e gilet verde scuro

 Camicia grigia a maniche lunghe o corte, e polo a maniche corte.

 Giacca invernale impermeabile, maglione

 Cappello invernale ed estivo, cappello d’ordinanza

 Pettorina ad alta visibilità con la scritta GGEV

 Pettorina verde per aspiranti GGEV

 Divisa protezione civile Fregi:stemma dell’Associazione, Spalline con scritta GG, mostrine, bandiera italiana, scritta su velcro con qualifica es GGEV, distintivo d’appartenenza al dipartimento Nazionale della protezione Civile. I soci senza decreto possono usare la divisa senza fregi, con il logo dell’Associazione E’ assolutamente vietata ogni modifica all’uniforme: eventuali modifiche devono essere proposte al Direttivo che deciderà in merito. L’uniforme deve essere indossata nella foggia prescritta ed approvata, mantenendola pulita ed in buon stato.

ART.23 VEICOLI, STRUMENTI, ATTREZZATURE E MATERIALI I mezzi in dotazione devono essere usati per ragioni di servizio e quando ne sia giustificato l'impiego. Ogni socio può utilizzare strumenti, attrezzature e materiali dell’Associazione previa sottoscrizione dell’apposito modulo di consegna, a parte le auto.

AUTO: Responsabile del buono stato dell’auto è l’autista, che deve curarne la custodia e la normale manutenzione con responsabilità per danni e guasti causati da imperizia e negligenza, Se il socio si dimostra non idoneo a seguire la manutenzione, non sarà ritenuto idoneo ad avere in uso il mezzo, eventualmente anche con parere scritto e motivato. Ogni automezzo è dotato di un apposito libretto di servizio sul quale il socio autista deve riportare il nome dell’autista e dei soci trasportati, gli itinerari, i km ed il tipo di servizio effettuato, eventuali difetti riscontrati. Ogni sei mesi l’economo e/o il segretario devono controllare e vistare il libretto. All’inizio di ogni servizio l’autista deve controllare il livello del carburante , periodicamente deve controllare il livello dei liquidi, la funzionalità dei freni e il battistrada degli pneumatici. L’auto può essere parcheggiata anche presso la privata abitazione del socio autista, che ne garantisce la buona custodia e la libera accessibilità ad altri soci in caso di necessità. Per riparazioni e manutenzioni periodiche le auto devono essere portate presso il responsabile automezzi. Eventuali anomalie riscontrate di straordinaria manutenzione devono essere segnalate tempestivamente e le riparazioni devono essere autorizzate preventivamente dal Presidente. Le schede per acquisti di carburante devono essere compilate con data, importo del carburante, timbro o scontrino, firma leggibile e consegnate all’economo all’inizio del mese successivo per i rimborsi Gli automezzi si distinguono in:

 Automezzi di proprietà FEDERGEV ER

 Automezzi di proprietà del Raggruppamento GGEV.

Gli automezzi di proprietà FEDERGEV ER fanno parte della colonna mobile della Protezione Civile Regionale, quindi in caso di calamità dovranno essere pronti a partire in qualsiasi momento, e perfettamente funzionanti. Nei mesi di allerta per incendi boschivi ed in altre situazioni di emergenza di Prot.civile dovranno essere messi a disposizione dei volontari in servizio. Nel tempo restante verranno usati per prevenzione e vigilanza. Gli automezzi verranno assegnati ai volontari in base ai seguenti criteri:

 il numero dei servizi da effettuare e la quantità di chilometri da percorrere,

 il tipo di servizio ( es, vigilanza caccia, tabellazioni, lunghe percorrenze, rappresentanza ecc).

Chi avrà in uso l’auto e non si adeguerà al presente regolamento perderà la possibilità di usufruiredell’auto. Chi commetterà delle infrazioni stradali che comporteranno delle sanzioni dovrà risponderne personalmente ed in nessun caso saranno a carico dell’Associazione. E' vietato permettere la guida o l'uso dei mezzi in dotazione a persone estranee al servizio o ai non soci. Le auto sono allestite tutte nella stessa maniera ed è vietato apportare ai mezzi modifiche non autorizzate.

BICIGGEV: le biciclette di proprietà dell’Associazione vanno usate con cura, ed attenzione al rispetto delle norme del Codice della Strada. E’ obbligatorio l’uso del casco per i volontari in bicicletta. La bicicletta può essere parcheggiata anche presso la privata abitazione del socio, che ne garantisce l’accessibilità in caso di necessità d’uso agli altri soci.. Per riparazioni e manutenzioni periodiche devono essere portate presso il responsabile biciGGEV, che cura anche la registrazione, su apposito quaderno, delle assegnazioni dei mezzi.

USO DEL MEZZO PROPRIO Il socio che fa servizio programmato deve, se possibile, usare i mezzi ( biciGGEV, autoveicoli) dell’Associazione. Se il mezzo non è disponibile e deve usare il mezzo proprio per servizi di vigilanza o comunque per attività dell’Associazione ha diritto ad avere in dotazione le targhe magnetiche ed il segnalatore mobile giallo. Il volontario che usa il mezzo proprio deve astenersi da interventi pericolosi. Il rimborso dei chilometri percorsi, dichiarati dal socio nei resoconti mensili, fatto salvo le verifiche dei servizi fatte a fine anno, avverrà entro l’anno successivo, sulla base della apposita delibera dell’Assemblea e fatto salva la disponibilità di bilancio.

STRUMENTI: ad es. rondella metrica, lettore di microchip, binocoli, macchine fotografiche, torce ATTREZZATURE: badili, labelli, pompe, motofaro, motosega, moto trivella, torre faro, blocchetto dei verbali, targhe magnetiche, fari girevoli, radio ecc Attrezzature di segreteria, in sede : fax, fotocopiatrice, PC, videoproiettore, proiettore diapositive possono essere usati solo per motivi di servizio.

ART. 24 REGOLAMENTO RADIOCOMUNICAZIONI Le radio a nostra disposizione sono:

 RADIO CB veicolari

 LPD

 VHF

 TETRA portatili e veicolari (di proprietà di FEDERGEV Emilia Romagna, e concessi in uso alla nostra Associazione )

Gli apparati ricetrasmittenti devono essere usati solo per motivi di servizio e con la massima cura. Ogni tipo di radio deve essere usata in funzione delle sue caratteristiche e del tipo di servizio da svolgere. Ogni GGEV è responsabile della radio e della attrezzatura relativa ad essa affidata, per quello che riguarda danneggiamenti causati da negligenza, incuria o dolo. La GGEV a cui è stato assegnato l’apparato risponde personalmente, in caso di violazione agli obblighi della concessione e comunque per fatti scorretti connessi all’uso degli apparati, compreso il caso di denuncia per uso in trasmissione di linguaggio contrario alla pubblica decenza o contenente frasi o parola ingiuriose, scurrili o denigratorie a chiunque riferite; inoltre sarà soggetto ai provvedimenti disciplinari previsti dal regolamento. Ogni GGEV si impegna a mettere a disposizione la radio, di qualunque tipo sia, a lui affidata nel più breve tempo possibile in caso di pre-allertamento da Enti a noi preposti per quello che riguarda interventi di Protezione Civile o emergenze di qualsiasi natura. La radio deve essere usata esclusivamente dai membri del Raggruppamento delle GGEV della Provincia di Reggio E. con sede in via Lombroso n.1 . Ogni GGEV deve usare in trasmissione il nominativo assegnatogli dal Raggruppamento e MAI il cognome suo o di terzi , questo per evitare errori o fraintendimenti con altri autorizzati ad usare le stesse nostre frequenze. Ogni GGEV deve tempestivamente segnalare al Raggruppamento gli eventuali problemi con la radio affidatagli, di qualsiasi natura essi siano: tecnici od operativi, per evitare scoperture di servizi o problemi derivanti. USO DEI VHF Gli apparecchi di proprietà dell’Associazione vanno custoditi dal responsabile che ne garantisce la funzionalità e la disponibilità immediata in caso di emergenza ambientale o di Protezione Civile. Gli apparecchi di proprietà dei soci, che sono disponibili,e che rispondono a precise prescrizioni di omologazione, possono essere programmati sulla frequenza dell’Associazione al fine di fare servizi per l’Associazione. La decisione di affidare uno o più apparati ad una zona viene presa dal Presidente , sentito il Direttivo, e motivata per iscritto. USO DEI CB Ogni GGEV deve assicurarsi prima di cominciare ad usare la radio CB di avere tutta la documentazione di legge necessaria, il Raggruppamento non risponderà delle eventuali sanzioni ricevute per questa mancanza. Ogni GGEV che usa auto dell’Associazione deve accendere e tenere accesa la radio, ed utilizzarla, durante il servizio. Ogni GGEV deve sempre usare un linguaggio il più comprensibile possibile e deve ricordarsi che le frequenze a noi assegnate non sono nostre esclusive e che altri (regolarmente autorizzati) potrebbero usare la nostra stessa frequenza. Ciò non toglie che altri non autorizzati potrebbero disturbare: in tal caso con calma ed educazione bisogna fare presente a queste persone che sono su una frequenza riservata al punto 1 della Concessione e chiedere loro gentilmente di spostarsi. Ogni GEV deve usare esclusivamente le frequenze riservate al punto 1 della concessione Ministeriale , che sono il canale 26 e 27, rispettivamente 26875 e 26885 MegaHertz: Gli altri canali non si possono usare perché serve una diversa concessione, di cui non siamo in possesso.

ART. 25 NORMATIVA della SICUREZZA Le prescrizioni di sicurezza variano a seconda delle tipologie di servizio. Sono da intendersi senza particolari prescrizioni i servizi di informazione ed educazione ambientale. Per i servizi di vivaio, piantumazioni e pulizie, o per verifiche di rifiuto ecc. occorre usare strumenti di protezione individuale (DPI) adatti: guanti, stivali o scarpe idonee ed a norma, con occhiali o mascherine laddove sia necessario. Per i servizi su strada ed a piedi, di qualsiasi natura, si devono rispettare le norme del Codice della Strada quindi indossare le pettorine ad alta visibilità fornite dall’Associazione.. L’uso della “paletta di intimazione dell’alt” deve essere preventivamente autorizzato dalla Polizia Municipale o Urbana cui si sta fornendo supporto, ed esclusivamente nel limite di quel servizio. L’Associazione non risponde per l’uso non autorizzato od improprio della paletta o di altri strumenti. di intimazione dell’alt. Per usare le attrezzature di Protezione Civile è indispensabile dimostrare di aver fatto l’ADDESTRAMENTO previsto all’uso. Le attrezzature vanno usate con i DPI previsti e solo per motivi di servizio, non possono essere prestate ai soci per usi personali,

TITOLO IV - PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI
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ART.26 PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI (interni all’Associazione) Il socio che tenga un comportamento non conforme agli impegni del presente Regolamento incorre nelle seguenti sanzioni disciplinari:

 richiamo verbale

 ammonizione scritta

 sospensione temporanea dalle attività di socio per un periodo massimo di sei mesi

 espulsione

In caso di comportamento irregolare riferito alla qualità di guardia con decreto, la notizia del comportamento irregolare verrà trasmessa anche alle Autorità competenti.

ART 27 MODALITA’ DEI PROVVEDIMENTI (interni all’Associazione)

Il richiamo verbale e l’ammonizione scritta rientrano tra le competenze del Presidente. Il richiamo è una contestazione verbale di biasimo, a fronte di lievi trasgressioni, con valore di avvertimento, ad es. irregolarità nello svolgimento del servizio, ripetute assenze ingiustificate dal servizio, ripetuta mancata consegna dei fogli di servizio, mancata riconsegna del materiale dell’Associazione, maleducazione ripetuta nel contatto con il pubblico. Il richiamo verbale è fatto davanti ad un testimone e viene segnalato nella scheda personale.

L’ammonizione scritta è un richiamo od un avvertimento di biasimo che va inserito nel fascicolo personale, ed è inflitta in casi più gravi o di trasgressioni ripetute,o comportamenti non compatibili con il Regolamento interno delle GGEV. Avverso l’ammonizione scritta è ammesso il ricorso, da presentarsi per iscritto entro 30 giorni dal ricevimento al C. Direttivo, che deciderà insindacabilmente e motivatamente.

La sospensione e l’esclusione sono deliberate dal C. Direttivo, sentito il Collegio dei Probiviri , che è obbligato ad esprimere un parere, non vincolante. (v. Statuto)

La sospensione, per un periodo massimo fino a sei mesi è inflitta per :

 gravi negligenze in servizio

 per violazione del segreto d’ufficio

 per denigrazione dell’Associazione, per atti o comportamenti che rechino danno o fomentino dissidi o disordini alla stessa

 per comportamento non conforme al decoro delle funzioni

 contegno scorretto verso i colleghi e le colleghe

 contegno scorretto verso i cittadini

 per l’uso improprio o l’abuso delle cariche elettive o della qualità di socio o di Guardia Giurata

L’espulsione è comminata:

 per gli stessi casi previsti per la sospensione allorché si manifestino con un grado di particolare gravità , o in caso di reiteratezza.

 per atti che rivelino mancanza del senso dell’onore e del senso morale

 per illecito uso o distrazione di somme di pertinenza dell’Associazione

 per richiesta od accettazione di compensi per i servizi svolti

 per gravi atti di insubordinazione

Le procedure previste sono le seguenti: l’infrazione deve essere previamente contestata dal C. Direttivo per iscritto al Volontario, con invito a discolparsi entro il termine di giorni 30 dal ricevimento della stessa Scaduti i termini di presentazione degli scritti difensivi, tutti gli atti verranno consegnati dal Presidente al Collegio dei Probiviri che istruirà l’apposita istruttoria e successivamente fornirà il proprio parere Il C. Direttivo deve prendere in attento esame il parere dei Probiviri e deve motivare validamente un eventuale parere discordante Il provvedimento di sospensione o di espulsione deve essere deliberato dal C.Direttivo con un’adeguata motivazione che descriva le procedure che hanno garantito il rispetto dei diritti della persona. La sospensione di un socio con decreto viene comunicata alla Provincia, per gli obblighi di legge . L’esclusione obbliga il socio senza decreto alla restituzione dei simboli dell’Associazione nonché dei materiali ricevuti in dotazione della Associazione ( es- radio, binocolo, distintivi ecc.); il socio con decreto deve restituire la fascia ed il blocco dei verbali, il decreto, ed il pass identificativo ( questi ultimi verranno riconsegnati in Provincia). REINTEGRO DI SOCI ESPULSI Si fa riferimento a persone espulse non senza prima aver causato danni e messo in difficoltà l’Associazione stessa. Considerata la struttura del nostro Direttivo in continuo mutamento e formato da persone elette in tempi diversi, persone che potrebbero non essere aggiornate su fatti accaduti in precedenza, al fine di evitare decisioni che potrebbero portare a dannosi precedenti, in questo caso, anche se richiesto, si dovrà ritenere escluso il reintegro e confermare le decisioni prese a suo tempo dall’Associazione. REINTEGRO DI SOCI DIMESSI. Per i soci usciti o dimessi per motivi personali, familiari, o motivi di salute si seguirà la prassi prevista all’art.3. Nel caso di soci che si sono dimessi dall’Associazione eventualmente per entrare in altre Associazioni dello stesso tipo, o che erano stati oggetto di procedure disciplinari ( fatti eventualmente documentabile anche con lettere o verbali del Direttivo) si dovrà fare una valutazione caso per caso, per verificare l’eventuale possibilità di reintegro prevedendo anche una ‘procedura più articolata rispetto a quella prevista all’art.3.

ART.28 INCOMPATIBILITA’ E DECADENZA DALLE CARICHE. E’ INCOMPATIBILE L’ESERCIZIO DELLA STESSA ATTIVITÀ in due Associazioni diverse, quali ad esempio GGEV ed una associazione di Protezione Civile: in tal caso il volontario deve optare per lo svolgimento dell’attività di Protezione Civile in una sola Associazione al fine di razionalizzare le procedure di attivazione. PUÒ ESSERE ELETTO IN DIRETTIVO un socio che faccia già parte di Organi Elettivi di altre Associazioni, solo se lo stesso socio lo chiede e lo motiva espressamente in sede di Assemblea elettiva, la quale deve esprimersi palesemente in merito con maggioranza qualificata (75%). La richiesta va ripetuta ad ogni elezione. In seguito è possibile la appartenenza al Direttivo del Raggruppamento GGEV e ad un altro organo dirigente di un’altra Associazione, avente gli stessi fini, stessi ambiti di attività fatto salvo richiesta scritta e motivata al Consiglio Direttivo ed assenso scritto dello stesso. Obiettivo del presente articolo è la pratica della trasparenza. Il socio eletto decade automaticamente dalle cariche elettive dopo tre assenze ingiustificate e consecutive dalle riunioni. E’ consigliabile che venga eletto in Direttivo chi è in possesso di decreto da almeno un anno. Ricordiamo che può trattare i dati attinenti la vigilanza (verbali ecc) solo chi è in possesso il decreto. Il socio che abbia avuto inflitta la sanzione dell’ammonizione scritta o della sospensione, decade dagli incarichi eventualmente ricoperti e non potrà candidarsi né essere proposto per le cariche previste dallo Statuto e dal Regolamento per i due anni successivi, e fatto salvo la verifica di un comportamento irreprensibile.

TITOLO V - RIMANDO
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ART.27 DISPOSIZIONI NON PREVISTE Per quanto non contemplato dal presente regolamento si applicano le disposizioni previste dalle leggi regionali e nazionali in materia nonché da quanto stabilito dal T.U. delle leggi di P.S. del 18\06\31 n.773.