I RIFIUTI

Le 3 R dei RIFIUTI: RIDUZIONE- RICICLO-RIUSO

Cosa sono i rifiuti

Analizzianmo i termini più usati:

la raccolta differenziata e’ una pratica indispensabile per ottimizzare ogni tipo di destinazione dei rifiuti.

Destinazione dei rifiuti

RECUPERO

E

RIUTILIZZO

RICICLO MECCANICO es. macinatura e rifusione per vetri
es. selezione diretta con ristampaggio per alluminio
es. selezione con elettrocalamita  per metalli
RICICLO CHIMICO es. produzione di biogas, rifusione delle plastiche termoplastiche
RECUPERO DI ENERGIA es. combustione del rifiuto o del biogas prodotto
RIGENERAZIONE es. pneumatici, inchiostri, olii, acidi e basi, solventi
RICICLO es. compostaggio di:  frazione organica, potature, sfalci,
es. riciclo della carta
RIUSO es. abiti ancora in buon stato, mobili, inerti da attività di demolizione o costruzione previa macinatura, oppure utilizzo di  legni, imballaggi, metalli e vetro come “materie seconde”
SMALTIMENTO DEPOSITO  è un  atto temporaneo
TRATTAMENTO BIOLOGICO  es. ossidazione in acqua o in soluzione,  compostaggio
TRATTAMENTO FISICO/CHIMICO es. aggiunta di acqua, reazione con acidi o basi per formare sali insolubili
INCENERIMENTO es. per rifiuti sanitari infetti. L’incenerimento è una “ossidazione” che, a seconda dei materiali che reagiscono e della temperatura di combustione, produce acqua e diversi tipi di ossidi sotto forma di gas, ceneri e particelle volatili.
INTERRAMENTO IN DISCARICA CONTROLLATA

es. per ceneri da incenerimento. E’ ad oggi il sistema meno costoso in quanto a costruzione, manutenzione e controlli. Le discariche devono essere costruite in luoghi geologicamente adatti e occupano grandi spazi, anche se lontano dai centri abitati. Da ciò segue che i trasporti incidono pesantemente sui costi di gestione; inoltre, l’influenza delle reazioni chimiche che avvengono all’interno può determinare un impatto ambientale su aria acqua e suolo anche per molto tempo anche dopo la chiusura dell’impianto. La produzione di biogas è causata dalla presenza di rifiuti umidi, organici.

INERTIZZAZIONE rende un rifiuto inerte quindi non nocivo es. pile inertizzate in blocchi di cemento.

Alcune riflessioni tra la chimica e l’igiene ……….

Per governare in sicurezza le reazioni che avvengono negli inceneritori e nelle discariche ed evitare pericoli per la salute dell’ambiente e della popolazione è assolutamente necessario conoscere la composizione dei rifiuti che vengono bruciati o ammassati. Occorre perciò bruciare o ammassare “sovvalli”( ammassi pressati di rifiuti chiamati anche RDF)  di materiali selezionati.
L’incenerimento come termocombustione può essere un metodo vantaggioso se si bruciano rifiuti ricchi di potere calorico e se si recupera l’energia : questi impianti devono quindi essere costruiti vicino ai centri urbani, riducendo i costi di trasporto e la perdita di energia .
L’incenerimento come termoriduzione ha il vantaggio di ridurre le maleodoranti montagne di rifiuti fino ad un terzo del peso e fino ad un decimo del volume, lasciando un residuo di ceneri. Naturalmente ciò che viene a mancare si è trasformato in ugual peso e maggior volume di gas e vapori, secondo la ben nota legge chimica di Lavoisier  e secondo i principi della termodinamica ( la combustione aumenta il disordine …) L’incenerimento è  un metodo che comporta costi elevati di costruzione e manutenzione, inoltre si devono fare continui controlli dell’impianto. Le ceneri prodotte devono essere smaltite in una discarica.
L’interramento in discarica controllata consiste nell’ammassare rifiuti in cavità del suolo (o in superficie) in mucchi che poi vengono coperti con terreno. I rifiuti devono essere isolati dal terreno e dalle acque sotterranee tramite teli di plastica molto spessi che devono permettere di raccogliere il percolato ( i liquidi che si formano in fondo alla massa dei rifiuti), ed i biogas( i gas prodotti dalle più o meno lente reazioni chimiche che avvengono tra i rifiuti ammassati). E’ il metodo tradizionale, che tuttavia presenta alcuni aspetti problematici: i rifiuti ammassati reagiscono tra di loro :  all’inizio con l’ossigeno ancora presente si formano gas dall’odore fastidioso,( mercaptani) e successivamente ed in assenza di ossigeno si producono per molto tempo gas  inodori ma più pericolosi (benzene, toluene, ecc.).
Per evitare inquinamento dell’aria si devono raccogliere i gas prodotti e si possono bruciare x produrre energia.
Il percolato invece va raccolto e deve essere portato alla depurazione. Secondo le normative vigenti il metodo dell’interramento in discarica dovrebbe essere pian piano ridotto ed i rifiuti conferiti devono essere prima selezionati anche al fine di evitare la produzione di biogas. Anche in questo caso si possono nutrire preoccupazioni sulla natura delle reazioni chimiche che avvengono in discarica nel corso degli anni alle diverse profondità, tra materiali di diversa composizione chimica, a temperatura e pressione diverse e quindi sulla produzione di nuovi composti che ne deriva ………

I tempi dei rifiuti: quanto tempo occorre per la decomposizione di oggetti che usiamo spesso

fazzoletti di carta   3 / 6 mesi
In Italia se ne vendono oltre 10 miliardi all’anno, si degrada in ambiente umido in acqua e CO2

Quotidiani,riviste  4-12 mesi
Il costituente chimico principale è la lignina/cellulosa, una lunga catena, insolubile in acqua,  di molecole di zucchero, che si separano ad opera di batteri speciali i quali la riducono a C, H ed O ( carbonio, idrogeno,ossigeno)

 Sigaretta senza filtro 3 mesi
Il mozzicone è formato da tabacco e cellulosa, sostanze perfettamente biodegradabili

lattina in alluminio 20-100 anni
Consumiamo circa 30 lattine all’anno a testa, una piccola parte (5%) sono in banda stagnata (quelle che contengono carne, fagioli ecc) cioè sottilissimo acciaio ricoperto da stagno e vernice che si ossidano in pochi mesi arrugginendo. L’alluminio invece è quasi indistruttibile ,in compenso è molto vantaggioso recuperarlo e riciclarlo, poiché la fusione delle lattine riciclate consuma solo il 6% dell’energia che sarebbe necessaria per estrarre l’alluminio dalla bauxite

Gomma da masticare 5 anni
Una parte della miscela di cui è costituita viene assorbita durante la masticazione: zuccheri, coloranti,aromi, mentre restano la gomma naturale e la resina sintetica. Non vengono degradate dai microrganismi, ma si riducono “ per abrasione meccanica” in frammenti invisibili ad occhio nudo !

polistirolo 50/1000 anni
Il polistirolo o polistirene si ottiene dalla “polimerizzazione” del propilene. E’ molto usato per imballaggi di frutta, verdura, per contenere bevande, cibicaldi nei fast food. Può venire riutilizzato:Lasciato a terra non si degrada ma si indurisce e si spezza in frammenti invisibili ad occhio nudo !

Sigaretta con  filtro 1 / 2 anni
Il filtro è costituito da acetato di cellulosa, un composto artificiale che è sconosciuto ai batteri,funghi e lieviti decompositori. Non viene scomposto in sostanze chimiche ma in particelle piccolissime che lo fanno infine scomparire alla vista.

Pannolino usa e getta 450 anni
Il cotone dei pannolini, e le sostanze organiche contenute sono degradabili dai microrganismi( a parte la puzza!!), non lo sono il film di polietilene o di PVC che “mantengono asciutto”

Accendini di plastica 100 anni
In Italia vengono venduti più di 100 milioni di accendini non ricaricabili. Sono indistruttibili ed economici.Il metallo si ossida in pochi anni, ma la plastica rimarrà intatta nei secoli.

Torsolo di mela 3 mesi
Ogni rifiuto vegetale è formato da acqua,zucchero e cellulosa: se è gettato in un prato o sotto una siepe è apprezzato sia da animali superiori, che lo mangiano, che da insetti,vermi o muffe , che lo degradano a CO2 ed acqua. Le bucce di arancio/limone impiegano più tempo poiché sono coperte da uno strato di cera. La degradazione è più veloce d’estate a cuasa della temperatura più alta.

bottiglie di vetro  4000 anni
Il vetro si ottiene dalla fusione di sabbia e soda, è un composto chimico molto stabile, inattaccabile dagli acidi e dal calore. Nei musei possiamo vedere bottiglie o contenitori di più di 2000 anni fa. Può rientrare a far parte dei cicli naturali sia in minuti frammenti che a pezzi più grossi. Può essere riutilizzato all’infinito.

tessere telefoniche 1000 anni
Sono ritagliate da una lamina di polietilene di 0,33 mm di spessore, su cui viene applicata una banda magnetica di carta plastificata. Solo in Lombardia si sono arrivati a vendere 15 milioni di schede in un anno, pari ad una pila di 5000 metri!
I bancomat, le carte di credito, la nuova patente sono invece in PVC spesso 0,75 mm., ancora più resistenti, di durata illimitata!!

Fiammiferi: 6 mesi
Un fiammifero da cucina è formato da 1grammo di legno di pioppo, ed in genere ne viene gettato la metà. Se il suolo in cui cade è umido e ricco di funghi e batteri, impiega circa 6 mesi per trasformarsi in terriccio.
I cerini invece sono formati da uno stelo di cotone o di carta ritorto e impregnato di stearina o paraffina: impiegano più tempo a degradarsi, in compenso i frammenti che gettiamo sono pochi millimetri

Bottiglia di plastica e fermalattine 100/1000 anni
Il polietilene (PET) ed il policloruro di vinile (PVC) rimangono inalterati x secoli. Non si sciolgono con l’acqua,l’aria riesce  solo ad indurirli. Non esistono microrganismi in grado di cibarsene. Se bruciati possono essere pericolosi: dal PVC si sviluppano diossine. Il 90% dei rifiuti plastici urbani sono costituiti da questi polimeri. Si possono riciclare come materie seconde.

Sacchetto di plastica 100-1.000 anni
Usualmente è fatto di polietilene (PET) a bassa densità, un polimero impermeabile e resistente al calore: ultimamente viene unito a derivati naturali quali l’amido di mais ottenendo una certa biodegradabilità

 

LA RISORSA RIFIUTI: il compostaggio
Come guadagnare in soldi, salute e sostenibilità con la preparazione del COMPOST DOMESTICO

Fumetto 1: COMPOSIZIONE MEDIA DEI RIFIUTI domestici  UMIDO 29%  CARTA e CARTONE 28%  PLASTICHE 17%  METALLI e VETRO 12%  ALTRO 14%


Il 30% circa del “pattume”o “rusco”, che eliminiamo giornalmente è formato da residui vegetali o animali, che provengono o dalla preparazione del cibo o dalla pulitura dei piatti o dalla pulizia del giardino e dell’orto. Con pochi soldi, un po’ di spazio e qualche attenzione possiamo ridurre la quantità di rifiuti da portare nel cassonetto, sporcare meno nel trasporto ed avere a casa nostra, senza spese, terriccio da  usare per le semine, per i vasi dei fiori, per arricchire il nostro orto.

TOGLIAMO I MATERIALI ORGANICI DAL CICLO DEI RIFIUTI

Fumetto 4: Non portando più le sostanze	organiche nelle discariche   si evita la produzione dei  biogas, fonte di odori fastidiosi e a volte nocivi per la salute ……

Consigli per il compost domestico

Con il compostaggio domestico noi possiamo ricreare le condizioni naturali che, nel bosco, all’ombra degli alberi, permettono la formazione della “lettiera” al ciclo dei decompositori. Nel bosco gli ARTROPODI (ACARI, INSETTI) e i VERMI sminuzzano i materiali organici, i BATTERI si nutrono dei succhi cellulari ad es. dei frutti o delle foglie cadute, poi i FUNGHI infiltrano le ife nei tessuti, sminuzzando,mineralizzando e sintetizzando nuove sostanze organiche.. Noi possiamo:

RACCOGLIERE UMIDO E VERDE: materiali non malati né inquinati, privi di semi di infestanti;

TRITURARE i materiali più grossi(per accelerare i processi );

MISCELARE per ossigenare la biomassa e permettere la vita alla catena dei nostri decompositori;

UTILIZZARE dopo 3/6 mesi il compost fresco, preferibilmente in autunno,incorporandolo nei primi cm del terreno (aiuole, orto, alla base degli alberi);

UTILIZZARE dopo 9/12 mesi il compost maturo, va bene in ogni stagione, si deve interrare leggermente perché è pronto per cedere le sostanze utili alle radici (orto, giardino, vasi)

Materie prime

1. compostaggio del verde che fornisce materiali “strutturali” es. erba secca,rametti,potature (triturate) trucioli di legno,lettiere di gatti,

2. compostaggio dell’umido che fornisce materiali ”nutritizi” es.erba verde,residui di frutta e verdura,bucce varie, gusci di uova, fondi di thè e caffè

Per ottenere un buon compost occorre alternare 1 parte di umido nutritizio con 1,5/2 parti di verde strutturale

Il materiale strutturale permette una migliore aerazione all’umido, quindi la fermentazione ottimale ed evita la produzione di cattivi odori: NH3,H2S ecc.(prodotti della fermentazione anaerobia)

Quali contenitori scegliere

Compostiera “fai da te” : in assi di legno a parallelepipedo, o muretti di contenimento

Compostiera in plastica riciclata: comoda,durevole, impedisce l’accesso agli animali

Cilindro di rete: economico,semplice da costruire, però può ospitare animaletti simpatici ricci, topolini, insetti vari ……. che a qualcuno possono non essere graditi !!

Dove farlo

1. Compostiera “fai da te”, o di plastica riciclata, cilindro di rete. Si mettono in un angolo dell’orto o del giardino, possibilmente all’ombra di un albero o di una siepe a foglia caduca

2. Cumulo: è economico e semplice da fare, si posiziona a lato di una siepe, accessibile, ma dove non arrivano bambini o animali. n.b.occorre avere molto spazio